venerdì 20 febbraio 2015

Bilancio partecipato: appuntamento al 2017

Grazie al Bilancio Partecipato i cittadini di Sommacampagna potranno decidere in maniera più diretta come spendere una parte dei soldi pubblici. La mozione che abbiamo presentato è stata approvata al'unanimità, tuttavia le tempistiche sono state emendate: la possibilità diventerà concreta solo nel 2017. Se tra 2 anni se ne saranno dimenticati, vedremo di rinfrescare loro la memoria. Ecco intanto il testo della mozione:


MOZIONE

OGGETTO: Istituzione del Bilancio Partecipato
PREMESSO CHE

Il Bilancio Partecipato é un procedimento attraverso il quale i cittadini, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, sono chiamati a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’Ente;
si tratta di una pratica di governo che garantisce la partecipazione diretta dei cittadini alla vita del proprio territorio, consentendo loro di proporre in quali settori e con quali modalità investire parte dei fondi a disposizione del Comune, il quale si impegna a recepire nel Bilancio di Previsione dell’anno successivo e conseguentemente realizzare parte delle proposte;
molti Comuni hanno già introdotto il Bilancio Partecipato come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione;
nel 1996 il Bilancio Partecipato è stato riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo ed oggi viene promossa da altre istituzioni internazionali come la World Bank;
pur non esistendo una regola univoca, le risorse su cui incide il Bilancio Partecipato sono in genere quelle con carattere maggiormente 'flessibile', ad esempio quelle destinate ad opere e servizi;

CONSIDERATO CHE
Il programma elettorale presentato ai cittadini dall’attuale maggioranza, al punto 8, pag. 25. Riporta “I nostri principi sono: trasparenza, potenziamento della comunicazione tra amministrazione e cittadini, partecipazione, intesa come amministrazione e cittadini, confronto continuo, condivisione delle decisioni da prendere e degli strumenti da utilizzare. ”, e ancora “Sarà compito della nostra amministrazione rendere sempre più trasparente il suo operato e dare ai cittadini la certezza di contare.”;
Tra le forme di partecipazione proposte nel programma era presente proprio il Bilancio Partecipato;
VISTI

L’articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto del 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali;
l’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33: “La trasparenza concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche , integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa é condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di un’amministrazione aperta, al servizio del cittadino;

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
1. promuovere ed intraprendere, in tempi utili per il prossimo bilancio di previsione, un'azione politico-amministrativa reale e concreta atta a deliberare l'introduzione, in forma sperimentale, dello strumento democratico del "Bilancio Partecipativo" nella forma e metodo che ritiene più opportuno per la realtà Comunale;
2. effettuare gli interventi necessari che rendano i dati di bilancio già disponibili (previsione e consuntivo), in un formato più chiaro e comprensibile per i "non addetti ai lavori" ;

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