lunedì 2 marzo 2015

Promosport: si ai compensi per il Presidente, no alla democrazia

Vi ricordate la questione Promosport che avevamo sollevato? Tra gli argomenti vi erano anche i compensi economici per la carica di Presidente: la carica sulla carta era a titolo gratuito, ma il Presidente percepiva comunque un'indennità. L'Assembla Generale di Promosport si è riunita e, invece di optare per togliere i compenso irregolare, ha deciso di regolarizzare gli emolumenti. Ad un'Associazione sportiva, guardacaso contraria a tale decisione, è stata impedita la partecipazione al voto. Alla faccia della partecipazione e della democrazia, Promosport continua ad essere concessionaria pubblica. Per noi la misura è colma, e abbiamo presentato la seguente interrogazione:



INTERROGAZIONE DI CARATTERE URGENTE
 ai sensi dell’Art. 19 del Regolamento del Consiglio Comunale


Oggetto: Inadempienze gestione Promosport ASD - facoltà di rescissione Convenzione.

PREMESSO CHE:

In data 16.01.2015 è stata convocata da Promosport l’Assemblea generale straordinaria in seconda seduta per il giorno 10.02.2015 ore 20.00 con ordine del giorno  “Modifica allo statuto sociale di Promosport”.
La parte rilevante della modifica riguardava la variazione della clausola che prevede la carica di Presidente a titolo gratuito ponendolo compensativo, e quindi  in sostanza per prevedere o meno se l’attività del Presidente doveva essere retribuita.
Naturalmente erano ammesse a votare le associazioni in regola con i pagamenti e con la comunicazione degli elenchi dei soci iscritti.

Una associazione, che aveva peraltro manifestato durante il consiglio direttivo l’idea che la carica venisse mantenuta gratuita, si presentava alla votazione, essendo stata regolarmente invitata,  con due delegati.
L’associazione veniva estromessa dalla votazione con la motivazione che non erano stati corrisposti dalla stessa i contributi obbligatori pari a complessivi euro 50,00 né erano stati comunicati i nominativi dei soci.

Prima dell’inizio di tale assemblea veniva dichiarato dal Presidente dell’associazione estromessa che i contributi erano stati corrisposti tramite compensazione con somme di danaro che Promosport aveva corrisposto quale contributo per un evento programmato ed attuato dalla Associazione.
Il presidente di Promosport  affermava che quanto dichiarato dal Presidente della associazione non corrispondeva al vero e quindi escludeva l’associazione dalla partecipazione e dalla votazione.

Il giorno seguente il Presidente dell’associazione bandita dalla votazione forniva documentazione attestante la regolarità della sua iscrizione e l’elenco dei soci iscritti regolarmente, che smentiva del tutto quanto affermato dal Presidente di Promosport.
Dopo qualche giorno veniva spedita a tutte le associazione una comunicazione con cui si precisavano i termini della questione e dove venivano allegati i documenti che attestavano la regolarità della iscrizione e veniva spedita per conoscenza al contabile di Promosport perché effettuasse le opportune verifiche.
Ad oggi non risulta ancora alcuna verifica o risposta ufficiale.



CONSIDERATO CHE

Dando credito alle rivendicazioni della società estromessa ed alla documentazione divulgata, quanto avvenuto costituisce un grave atto posto in essere dal Presidente di Promosport in quanto lesivo del libero esercizio democratico della gestione degli impianti sportivi dati in concessione dalla Amministrazione Comunale di Sommacampagna.

L’art.13  della convenzione tra Promosport e Comune prevede la facoltà di rescissione della convenzione ogni qualvolta si riscontrino gravi carenze od inadempienze nella gestione.

Ebbene evidentemente anche la scorretta ed ingiusta esclusione di una o più associazioni dalla partecipazione al voto rientra nei concetti di carenze od inadempienze della gestione.
Infatti  le premesse della convenzione indicano in maniera esplicita che la finalità principale dell’affidamento a Promosport della gestione degli impianti sportivi è senza ombra di dubbio la partecipazione  attiva dei cittadini, attraverso le varie associazioni, all’uso degli impianti sportivi.

Tale premessa è elemento essenziale della volontà di concessione della gestione a Promosport.

In tale ottica non si può non ritenere il grave atto di esclusione della associazione suddetta come un tradimento dei valori fondanti la convenzione e la nascita della stessa Promosport.
Vi è da dire peraltro che se anche non vi fossero documenti attestanti la regolarità della iscrizione della associazione esclusa , la buona fede avrebbe imposto non la esclusione dalla votazione, bensì l’accettazione con riserva di verifica.

Appare quindi che vi sia stata una precisa volontà di esclusione della suddetta associazione in maniera non improntata ai valori di Promosport, né tanto meno ai criteri di affidamento in concessione della gestione da parte del Comune a Promosport.

Tutto ciò premesso e considerato, il Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle di Sommacampagna

CHIEDE

vista la condotta poco imparziale del Presidente di Promosport, se l’Amministrazione non ravveda gli estremi per la rescissione della convenzione o quantomeno per un richiamo al Presidente ad attenersi ai principi di trasparenza ed imparzialità che la sua figura dovrebbe garantire.

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